10 dic 2010

RED SHOT & WINE


Red Shot racconta l'avventura dell'autrice accompagnata dal simbolo indiscusso di seduzione, la scarpa rossa con scatti che da un lato evocano sensualità privata e bisogno pudico di intimità, dall'altro, un velato erotismo che necessità dal profondo di svelarsi in pose concrete. Da questo doppio bisogno, prendono forma gli scenari diversi, che hanno come sfondo sia stanze d'hotel in cui la voluttà del corpo sembra essere a riparo da intrusioni esterne sia ambienti fiabeschi, in cui compaiono le scarpette solitarie protagoniste magicamente perse in scenari contemporanei.

Un viaggio onirico per immagini dai tratti surrealistici

25 oct 2010

...in fuga....

                                                                               (ph. BB)
Quando sento la parola "fuga"

il mio sangue scorre piu' veloce,

sorge in me improvvisa la speranza

e son pronta a volare.



Quando sento dire di prigioni

distrutte da soldati,

come un bambino scuoto le mie sbarre

invano, ancora invano.



Quanto è a volte forte in noi il desiderio della fuga... e l'invidia di sapere di chi ci è riuscito?


Emily Dickinson


19 oct 2010

RED SHOT - il racconto di un viaggio

RED SHOT è un viaggio itinerante di una donna in compagnia delle sue scarpe rosse, fotografate nei contesti più insoliti o come evocazione di sentimenti estremamente intimi. Il filo conduttore e' la sensualità, la femminilità, un intimo e sottile erotismo che traspare nella serie di autoscatti che hanno come sfondo diverse camere di hotel.




RED SHOT e' un viaggio onirico in compagnia del simbolo indiscusso di seduzione che viene interpretato in immagini dai tratti surrealistici in cui lo spettatore e' invitato più che mai ad immaginare lasciandosi cullare dalle sensazioni che gli scatti evocano



RED SHOT inaugura a Bra, città natale dell'artista e proseguirà verso nuove location tra cui Milano, Bologna, Perugia e Roma...un viaggio onirico in compagnia della scarpa rossa

28 jun 2010

O frenetiche notti

                                                                                                      (fotografia BB)

O frenetiche notti!
Se fossi accanto a te,
Queste notti frenetiche sarebbero
La nostra estasi!

Futili i venti
A un cuore in porto:
Ha riposto la bussola,
Ha riposto la carta.

Vogare nell'Eden!
Ah, il mare!
Se potessi ancorarmi

(E. Dickinson)

25 jun 2010

Il passo breve

                                          (fotografia BB)

Ascolta, il passo breve delle cose

- assai più breve delle tue finestre -

quel respiro che esce dal tuo sguardo

chiama un nome immediato: la tua donna.

E' fatta di ombra e ciclamini,

ti chiede il tuo mistero

e tu non lo sai dare.

Con le mani

sfiori profili di una lunga serie di segni

che si chiamano rime.

Sotto, credi,

c'è presenza vera di foglie;

un incredibile cammino

che diventa una meta di coraggio

(A. Merini)

8 jun 2010

A thing of Beauty

                                                                                                               (Fotografia BB)

A thing of beauty is a joy for ever:
Its lovliness increases; it will never
Pass into nothingness; but still will keep
A bower quiet for us, and a sleep
Full of sweet dreams, and health, and quiet breathing.
Therefore, on every morrow, are we wreathing
A flowery band to bind us to the earth,
Spite of despondence, of the inhuman dearth
Of noble natures, of the gloomy days,
Of all the unhealthy and o'er-darkn'd ways
Made for our searching: yes, in spite of all,
Some shape of beauty moves away the pall
From our dark spirits. Such the sun, the moon,
Trees old and young, sprouting a shady boon
For simple sheep; and such are daffodils
With the green world they live in; and clear rills
That for themselves a cooling covert make
'Gainst the hot season; the mid-forest brake,
Rich with a sprinkling of fair musk-rose blooms:
And such too is the grandeur of the dooms
We have imagined for the mighty dead;
An endless fountain of immortal drink,
Pouring unto us from the heaven's brink.

(J. Keats)

28 may 2010

Il Passato

                                                                              (Fotografia BB)

E' una curiosa creatura il passato
Ed a guardarlo in viso
Si può approdare all'estasi
O alla disperazione.

Se qualcuno l'incontra disarmato,
Presto, gli grido, fuggi!
Quelle sue munizioni arrugginite
Possono ancora uccidere!


(Emily Dickinson)

18 may 2010

The Unforgiven

                                                                                                    (Fotografia BB)

Lay beside me
Tell me what they've done
And speak the words I wanna hear
To make my demons run
The door is locked now
But it's open if you're true
If you can understand the me
Then I can understand the you
Lay beside me
Under wicked sky
Black of day
Dark of night
We share this paralyze
The door cracks open
But there's no sun shining through
Black heart scarring darker still
But there's no sun shining through
No there's no sun shining through
No there's no sun shining
What I've feared
What I've known
Turn the pages
Turn the stone
Behind the door
Should I open it for you
Yeah!
What I've feared
What I've known
Sick 'n' tired of staying alone
Could you be there
Cause I'm the one who waits for you
Or are you unforgiven too
Come lay beside me
This won't hurt I swear
She loves me not
She loves me still
But she'll never love again
She lay beside me
But she'll be there when I'm gone
Black heart scarring darker still
Yes she'll be there when I'm gone
Yes she'll be there when I'm gone
Dead sure she'll be there
What I've feared
What I've known
Turn the pages
Turn the stone
Behind the door
Should I open it for you
Yeah!
What I've feared
What I've known
Sick 'n' tired of staying alone
Could you be there
Cause I'm the one who waits for you
Or are you unforgiven too
Lay beside me
Tell me what I've done
The door is closer on your eyes
But now I see the sun
Now I see the sun
Yes now I see it
What I've feared
What I've known
Turn the pages
Turn the stone
Behind the door
Should I open it for you
Yeah!
What I've feared
What I've known
So sick 'n' tired of staying alone
Could you be there
Cause I'm the one who waits
The one who waits for you
Oh!
What I've feared
What I've known
Turn the pages
Turn the stone
Behind the door
Should I open it for you
Whoa oh ohh
What I've feared
Oh
What I've known
I take this key and I bury it in you
Because you're unforgiven too
Cause you're unforgiven too
Oh oh oh ohhh, oh
Oh oh oh ohhh, oh

(Metallica)

12 may 2010

Il viaggio

                                                          (fotografia BB)


"...Ma i veri viaggiatori sono soltanto quelli
che partono
per partire; cuori leggeri, simili a
palloncini,
non si allontano mai dal proprio destino
e senza sapere perché, dicono ogni volta:
"Andiamo"!

Sono quelli i cui desideri hanno la forma di nuvole,
quelli che sognano, come fa la recluta con il cannone,
piaceri immensi, mutevoli, sconosciuti,
di cui l'animo umano non ha mai conosciuto il nome!"

(C. Baudelaire)

10 may 2010

Anche la notte ti somiglia

                                                                             (fotografia BB)


Anche la notte ti somiglia,
la notte remota che piange
muta, dentro il cuore profondo,
e le stelle passano stanche.

Una guancia tocca una guancia,
e' un brivido freddo, qualcuno
si dibatte e t'implora, solo,
sperduto in te, nella tua febbre...

...O viso chiuso, buia angoscia,
febbre che rattristi le stelle
c'e' chi come te attende l'alba....

..Povero cuore che sussulti,
un giorno lontano eri l'alba..

(C. Pavese)

7 may 2010

Vanita'

                                            (fotografia BB)

Complice e lusingata
da un sorriso rimandato
osservo i suoi gesti
d'eleganza riflessa.
Le sue labbra protese
i suoi capelli di rame...
Gli occhi negli occhi
la guardo guardarmi.
Oggi sono bella...
in un pensiero fugace...
abbandono lo specchio
ed esco...ad illuminare il giorno
(Saffo)

Solitudine

                                                                                (fotografia BB)

Ho le braccia dolenti e illanguidite
per un'insulsa brama di avvinghiare
qualche cosa di vivo, che io senta
più piccolo di me. Vorrei rapire
d'un balzo e poi portarmi via, correndo,
un mio fardello, qundo si fa sera;
avventarmi nel buio per difenderlo,
come si lancia il mare suli scogli;
lottar per lui, finchè non mi rimanesse
un brivido di vita; poi, cadere
nella più fonda notte, sulla strada,
sotto un tumido cielo inargentato
di luna e di betulle; ripiegarmi
su quella vita che mi stringo al petto -
e addormentarla - e anch'io dormire, infine...
No: sono sola. Sola mi rannicchio
sopra il mio magro corpo. Non m'accorgo
che, invece di una fronte indolenzita,
io sto baciando come una demente
la pelle tesa delle mie ginocchia.

(A. Pozzi)

4 may 2010

L' attesa


                                                                                 (fotografia BB)

Cominciava lungo la strada in compagnia di quelle mura,
testimoni di molti ricordi e forse anche del tuo.

Ti era caro il pensiero di sorprenderlo con il nuovo giornaliero,
il piacere dei fiumi di parole che accendevano i sensi.
Ti era caro il pensiero di abituarla con fiori dai colori del momento,
il piacere di arginare i fiumi per giungere dolcemente al bivio.

Ti era caro il desiderio di provocarlo con venti di guerra,
la soddisfazione della chiamata alle armi che precede la pace.
Ti era caro il desiderio di resisterle con indifferenza diplomatica,
la soddisfazione di non essere arruolato e fare la pace.

Ti era cara l'euforia di descriverlo con pastelli tenui,
la malizia negli occhi che faceva nascere invidia.
Ti era cara l’euforia di mostrarla in foto,
la malizia del tutto assente nelle affermazioni d’invidia.

Ti era cara l’ora di chiamarlo con l’emozione della prima volta,
l’eccitazione dell’incontro preludio dolce all’unione.
Ti era cara l’ora di vederla nella bellezza di sempre,
l’eccitazione di respirare di nuovo insieme.

Mi eri cara, ti ero caro e forse stiamo ancora aspettando.

(A. Musella)
 

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